ma il nostro lavoro ci seduce e ci affascina solo attraverso la concretezza
appagante di tutto ciò che sappiamo fare con le mani.
Ne siamo convinti: la strada che dal biologico scorre a fianco di una biodinamica
ragionata è quella giusta da percorrere per produrre un vino
capace di raccontare la nostra terra, le nostre vigne e la nostra storia.
Ciò che siamo.
Vini che nascono dal nostro lavoro in vigna, fatto con grande cura e dedizione.Vini che rivelano il nostro essere, per vocazione, viticoltori.
In cinque secoli, di ogni singolo appezzamentoabbiamo imparato a conoscere le peculiarità: da generazioni ci confrontiamo giorno dopo giornocon l’imprevedibilità del clima e degli eventi naturali. Oggi come ieri con un solo obiettivo:produrre vini che esprimano fedelmente l’essenza delle colline di Erbusco.
Ogni tanto amiamo sfogliare l’album dei ricordi.Ci basta rileggere l’atto di acquisto del vigneto Rampaneto, ancora oggi un nostro cru, per ritrovarci in un attimo nel 1842. O ripensare alla nostra cantina storica - nella proprietà del palazzo di famiglia,
oggi sede del Municipio di Erbusco - ed essere nel pieno dei pionieristici anni Sessanta. Un album di luoghi ma anche di persone care. Come Gian Paolo e Giovanni, uomini illuminati che, con lungimiranza, hanno delineato il solco nel quale camminiamo tuttora.
Ma è con il bisnonno Gian Paolo e con il nonno Giovanni che il semplice amore è diventato dedizione, conoscenza, ricerca, applicazione. Poi è stata la volta delle nostre mamme, Maria e Giulia, figlie di Giovanni e ora noi, Francesco e Diletta.Una famiglia unita la nostra. E allargata.
Perché consideriamo di famiglia Aldo Pagnoni, da 35 anni il nostro direttore commerciale, e Giampaolo Turra, il nostro enologo. Una famiglia coesa e vincolata a un intento comune:realizzare, insieme, vini che siano la più alta e rigorosa espressione dei nostri cru.
Amiamo sporcarci le mani, liberi dalla paura di sbagliare, provando e riprovando, per sperimentare e sperimentare di nuovo.
Dal 1968 con la prima bottiglia di Curtefranca,e ancor di più dal 1979 con la prima bottiglia di Franciacorta,il nostro cognome spicca sull’etichetta dei nostri vini.
Poi, crescendo, si fa strada in te il desiderio di imparare a fare il vino
e, da subito, sai che dovrai dedicargli tanto tempo per riuscire a farlo bene.
Una passione totalizzante che ti permea da capo a piedi e che,
attraverso la tua persona, scavalcherà i muri della cantina
fino a contagiare i tuoi cari e i tuoi amici.